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giovedì 3 agosto 2017

 IL LABIRINTO DEGLI SPIRITI di Carlos Ruiz Zafón



Quarto e ultimo capitolo della saga del Cimitero dei Libri Dimenticati. Le vite di Daniel Sempere e Fermín, ormai sposati con Bea e Bernarda, si incroceranno con quelle della misteriosa Alicia Gris. Sarà proprio questa ragazza a svelare il mistero dietro alla scomparsa del ministro Mauricio Valls, l'uomo che anni prima aveva avvelenato Isabella. La detective, orfana e sola, ha un passato triste che le ha regalato una cicatrice su un fianco che le causa non pochi problemi e influenza il suo carattere. Con lei lavoreranno Vargas, un poliziotto, Fernandito, un ragazzino che l'ha amata quando era giovane, e Rovira, un agente che i suoi superiori le hanno messo alle calcagna. Verranno a galla i segreti e le brutalità accaduti durante la guerra che distrussero la vita dello scrittore maledetto Victor Mataix e della sua Ariadna. Tutti i personaggi dei precedenti libri verranno coinvolti: da David Martín e il guardiano Isaac fino a Julián Carax e Nuria Monfort. Tutti i nodi verranno al pettine grazie ad un narratore la cui identità verrà scoperta solo alla fine. Con Il labirinto degli spiriti, Zafón mette fine alla storia della famiglia Sempere con lo stesso stile descrittivo e inquietante dei precedenti volumi. Il libro é diviso, come i precedenti, in parti che narrano gli avvenimenti accaduti in un determinato lasso di tempo. Il linguaggio è molto scorrevole e crea un clima di suspense che tiene il lettore sulle spine fino all'ultima riga. Consigliato agli amanti del noir e del giallo e a chi ha letto i precedenti capitoli della saga.

Dalla quarta di copertina:

La città a poco a poco sparì in lontananza e dopo un po' il treno si addentrò in una pianura senza orizzonte che si stendeva all'infinito. Alicia sentì che, dietro quel muro di oscurità, Barcellona aveva già fiutato le sue tracce nel vento. La immaginò aprirsi come una rosa nera e per un istante la invase quella serenità dell'inevitabile che consola i maledetti, o forse, si disse, era solo la stanchezza. Ormai importava poco. Chiuse gli occhi e di arrese al sonno mentre il treno, facendosi largo tra le ombre, scivolava verso il labirinto degli spiriti.

 

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